Aspettando Haxe
Veloce riepilogo delle puntate precedenti. Adobe perde senza combattere la guerra con Apple e Flash viene azzoppato. La comunità di sviluppatori AS3 si indigna mentre gli haters ballano la samba. Io mi preoccupo un po’.
Poi la stessa Adobe inizia a trascurare AIR – la tecnologia derivata da Flash che consente di creare app per il mobile – facendo il minimo indispensabile per tenerla in vita. Comincio a preoccuparmi moderatamente.
Flash abbandonato a se stesso e tradito dalla stessa casa madre, diventa agli occhi dei media il male assoluto. Se ci sono i virus è colpa di Flash, se cade il governo è colpa di Flash, se i siti web non si vendono è colpa di… indovinate un po’ ? Mi preoccupo sul serio.
Nel frattempo Adobe continua a trascurare AIR, rinuncia ad aggiungere funzioni rilevanti e non consente lo sviluppo su windows phone. A quel punto sono preoccupatissimo.
Infine, manco fosse diretta da Ciccio di nonna papera, Adobe lancia la “geniale” linea cc, che toglie alcune storiche funzioni Flash la notte per poi reinserirle di giorno, cosa che mi fa passare dalla preoccupazione alla pura incazzatura.
Attualmente, come ho già scritto in altri post, sto continuando a sviluppare in AIR, ma in attesa di un miracoloso quanto inaspettato rilancio da parte di Adobe, mi sto guardando attorno. Nei ritagli di tempo studicchio un po’ questo e un po’ quello, ma senza reale convinzione. Forse perché le app che sto sviluppando le trovo di buon livello. E in teoria, se Adobe non fosse diretta da un branco ubriachi, starei a posto anche così: certo, non posso accedere al mercato delle app Windows, ma se mi mantengo sul 2d, posso fare ottime cose per Android e iPhone. Ma come dicevo, se l’autista del pur confortevole autobus in cui viaggi, beve alcolici a ripetizione, un pensierino sulla possibilità di scendere alla prossima fermata lo fai.
Tra le possibili alternative ad AIR, c’è una tecnologia che mi ha sempre incuriosito molto, ed è Haxe. Per chi non lo sapesse, Haxe è un linguaggio di programmazione c oriented, utilizzato da un compilatore omonimo per la produzione di codice nativo cross-platform. Ciò che lo rende interessante ai miei occhi è la sintassi molto simile al vecchio AS3.
L’unico problema di questo ambiente di sviluppo, ed è il motivo per cui non mi ci sono ancora buttato a pesce, è la scarsa e frammentaria documentazione. Ma forse le cose stanno per cambiare.
La packt publishing ha annunciato che tra un paio di mesi sarà disponibile un manuale introduttivo dedicato allo sviluppo di giochi multipiattaforma in Haxe. In versione ebook costa solo 16,59 euro. Anche se potrei procurarmelo diversamente (devo proprio spiegarlo?), lo comprerò regolarmente con la mia postepay per due motivi: perché sono una personcina onesta e perché le iniziative meritevoli come questa vanno sostenute. E adesso, aspettando il libro di Jeremy McCurdy, torno a lavorare alla mia ultima app AIR. Con un occhio al conducente e uno alla prossima curva.